Tacchi a spillo e fetish, cosi ho sedotto il mio cavaliere

Sono Sonia, una donna che ama gli uomini che si fanno sedurre con tanta facilità e che hanno voglia di sperimentare delle pratiche sessuali nuove.

 

Con tacchi a spillo e fetish sono riuscita a conquistare colui che definisco come il mio vero cavaliere che riesce a soddisfare ogni mia particolare richiesta.

Una donna coi suoi tacchi a spillo

Mi ricordo ancora quando il mio cavaliere Andrea cadde letteralmente ai miei piedi, cosa che non mi fu affatto nuova visto che io riesco sempre nel mio intento, ovvero quello di sedurre gli uomini col mio fascino.

D’altronde una bella rossa formosa con un fisico perfetto e con un volto da ragazzaccia che riesce a far eccitare il suo partner semplicemente con lo sguardo riesce quasi sempre ad avere successo sugli uomini.

La mia seduzione iniziò una sera durante un’uscita con le mie colleghe che, in confronto a me, sono ancora delle vere e proprie dilettanti in termine di seduzione e giochi erotici.
Ma torniamo a noi, care mie lettrici che volete sapere come far crollare un uomo.

Quella sera decisi di vestirmi in modo molto provocante, o come amo definire io da battaglia, in quanto nella mia mente ci fu un solo pensiero, ovvero portarmi a letto un ragazzo che mi soddisfacesse sessualmente e che mi permettesse di dare libero sfogo a tutte le mie perversioni.

Tacchi a spillo neri, miei preferiti, maglietta stretta che mettesse in mostra il mio seno e pantaloni in pelle: questo fu il mio look, accompagnato da capelli mossi che scesero sulle mie spalle e che si infilarono perfettamente nella scollatura della mia maglietta.

Molte potrebbero prendermi per una pervertita ma vi assicuro che il fetish, come lo intendo io, attira molto di più di quanto possiate immaginarvi.

Comunque puntai gli occhi subito su Andrea, un ragazzo molto semplice vestito in maniera classica, ovvero camicia a quadri e jeans, che mi sembrò la preda perfetta per la mia conquista durante quell’incredibile serata.

Dopo qualche minuto che trascorsi a riflettere, mi accorsi che Andrea mi osservò e si avvicinò al bancone del bar, dove con me iniziò una conversazione abbastanza semplice che subito si tramutò in una proposta di allontanarci dal locale per spassarcela assieme.

Mi accorsi che aveva lo sguardo di chi non fosse in grado di attendere lunghi lassi di tempo per potersi divertire ed io ebbi in mente tutto un lungo percorso che sarebbe stato in grado di far vivere ad Andrea un rapporto che lo avrebbe fatto cadere ai miei piedi.

La serata fetish col mio cavaliere

Col mio cavaliere parlai parecchio in auto e lui mi confessò che non riusciva a trattenersi se fosse stato attratto da una donna come me che ama vestirsi in maniera particolare.

Mi spiegò che per lui i tacchi a spillo sono una vera calamita e che lo eccitano facilmente visto che suppose che io fossi una sorta di mistress.

Tali parole mi fecero venire in mente il tipo di rapporto che avremmo consumato così, per realizzarlo, decisi di portarlo a casa mia.

Lo feci subito inginocchiare e dopo essermi liberata da borsa e giacchetta, chiesi al mio cavaliere di avvicinarsi lentamente e di adorare le mie scarpe.

Il mio bel cavaliere non si tirò di certo indietro e fece quello che io le ordinai e tutto ciò creò in me un desiderio di sottometterlo talmente intenso che non riuscii quasi a contenermi.

Il mio aspetto fetish prese piede nella mia mente e mi portò ad ordinare ad Andrea di svolgere la medesima pratica sui miei piedi nudi.

Anche in questo caso lui obbedì senza ribellarsi ma, in questo caso, aggiunsi anche un’ulteriore pratica, ovvero decisi di colpirlo con un piccolo frustino che tenevo in casa.

Vi dico che non sono una vera mistress ma, per ogni evenienza, mi attrezzai degli oggetti tipici del fetish.

Dopo averlo umiliato ed averlo visto eccitato come non mai, decisi di farmi regalare il piacere orale, ovvero gli presi la testa e me la misi in mezzo alle gambe.

Mi feci abbassare lentamente i pantaloni e spostare le mutandine, in attesa del rapporto orale che per me fu letteralmente paradisiaco.

Andrea fu bravissimo nel farmi sperimentare i brividi del piacere mentre la sua lingua, come un mulinello, si mosse velocemente al punto tale che io iniziai a godere a voce alta.

Poco dopo decidemmo di farci una bella trombata ed anche in questo caso il mio cavaliere non mi deluse.

Lo fece in modo intenso mentre mi trombava da dietro e quando presi il vibratore per stimolarmi il sesso, lui intensificò il rapporto facendomi godere doppiamente.

Decisi di premiarlo con una bella pompa, visto che fu in grado di farmi sperimentare un piacere intenso che nessun’altro fu in grado di farmi provare.

Grazie a questo mio stile riuscii nell’impresa di godere come una porcellina, dopo che riuscii ad incantarlo col mio stile fetish e qualche pratica che lo fece impazzire dalla goduria.

Oggi io ed Andrea ci frequentiamo e fetish e tacchi a spillo sono i protagonisti del nostro intenso rapporto.

 

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