Esperienza erotica con la vicina di casa: racconto erotico

La mia vicina di casa da sempre mi faceva gli occhi dolci e soprattutto mi dava l’impressione di essere una donna vogliosa come poche altre.
La mia storia è molto semplice, visto che tra noi due è nata una relazione molto particolare.

La mia vicina di casa, una casalinga piccante

Quante volte vi è capitato di avere una vicina di casa bollente come poche altre?
Sono sicuro che un sogno erotico del genere vi ha sempre stuzzicato la mente ma riuscire a vivere un’esperienza come la mai è veramente fantastico.
Inizio dal principio: io sono un tecnico informatico che vive in un palazzo e mi chiamo Giorgio e all’epoca avevo 23 anni.
Gabriella, una donna molto porcella, è la classica casalinga annoiata, sposata e che gode poche, con un marito spesso assente per motivi di lavoro.
Questa bella donna, che aveva quarant’anni, spesso si metteva a pulire la finestra, durante il periodo estivo, praticamente nuda, con uno slip e un reggiseno trasparenti che lasciavano intravedere le sue bellissime forme e il suo sesso.
Io, che avevo la camera da letto di fronte alla sua stanza, riuscivo a vedere anche quando lei, completamente nuda, usciva dalla doccia e si cambiava in camera e sono certo che molto spesso si spogliava di proposito per attirare la mia attenzione.
Questa casalinga rovente inoltre si divertiva a stare mezza nuda in casa e ogni volta che la incontravo per strada, con la sua voce calda e profonda, mi salutava sorridendomi e facendomi l’occhiolino.
Insomma, posso dire che ogni volta che la vedevo la mai banana sembrava quasi stesse per esplodere dal piacere.

Il primo incontro con Gabriella, la mia vicina porcella

Una sera di luglio, dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa, sono tornato a casa mia quando improvvisamente sento squillare il telefono.
Dall’altro capo c’era Gabriella che mi ha gentilmente chiesto se potessi andare a fare un controllo alla rete internet di casa sua e al computer e io, seppur stanco, ero deciso a concederle questo favore.
Dopo tutto, a una bella casalinga come lei non si può di certo rispondere in modo diverso.
Così, dopo essermi messo in abiti comodi, mi sono recato presso la sua abitazione e stavolta la visuale del suo corpo mezzo nudo era migliore.
Lei, con i capelli ancora bagnati e a piedi nudi, mi aveva fatto entrare a casa sua e quel buon profumo ancora oggi mi sembra di sentirlo quando ripenso a lei.
Dopo avermi spiegato quale fosse il problema che aveva riscontrato, Gabriella si era seduta vicino a me per capire quali fossero le operazioni che doveva compiere per porre rimedio al problema.
Io, eccitato come un animale, cercavo di contenermi e con un certo imbarazzo le spiegavo quali fossero i procedimenti corretti da compiere nel momento in cui doveva svolgere determinate operazioni per ripristinare la rete.
Lei, con un respiro leggero, si avvicino al mio orecchio e mi disse di fargli rivedere la procedura: io, senza batter ciglio, decisi di riprendere da capo il procedimento e lei, sempre con voce soave, mi diceva che ero veramente bravo con le mani e con il computer.

Proprio a questo punto lei decide di provocarmi e mi chiede se anche con le donne ero così bravo e io, arrossendo, le dissi che quelle con cui ero stato non si erano affatto lamentate.

A questo punto Gabriella fece una cosa che non mi sarei mai aspettato: si mise in piedi e lasciando cadere l’asciugamano dai capelli color rame e l’accappatoio, rimase completamente nuda e mi disse che voleva essere il mio computer personale e di farle vedere se veramente ero bravo come avevo detto.

Io rimasi quasi di sasso

Era per me una delle prime volte che avevo a che fare con una donna adulta così sfrontata e soprattutto bella e questo mi creava un leggero imbarazzo.
Capendo il momento la bella casalinga bollente mi prese la mano e lentamente se la portò nella sua passera e con una voce calda come poche altre mi disse che quella era la sua entrata USB e che voleva avere un pennino dentro.

Io ero emozionato ed eccitato e il mio uccello quasi stava per farmi distruggere i pantaloni.
A questo punto non potevo tirarmi indietro e anzi, mi sentivo quasi obbligato a farle sperimentare il mio modo di fare.

La casalinga e il computer caldo

Non avevo mai avuto incontri casalinghe di questo genere e per me era la prima volta che una bella donna adulta si lasciava toccare.
Avevamo 15 anni di differenza circa ma lei si comportava come una giovane ragazza vogliosa.
Dopo che le toccai la sua natura lei, eccitata, mi disse che voleva andare nella sala server, ovvero nella sua camera da letto, aggiungendo che suo marito non sarebbe tornato prima dell’indomani sera.
A questo punto Gabriella si sedette sul suo letto completamente nuda e mi porse un piede sull’uccello e l’altro vicino alla bocca.
Non avevo mai visto delle estremità femminili così belle, profumate, lisce e curate: mentre lei iniziava a strofinare il suo bellissimo 39 nudo sul mio pacco, io avevo in bocca l’altro piede e lei, godendo, mi disse che adorava farsi adorare piedi e gambe.
Il movimento costante del piede nudo sul mio pacco mi faceva eccitare e sentire lei che mi incitava a leccarle i piedi mi faceva impazzire.

Poco dopo mi prese la mano e mi disse di assaporare il suo voglioso sesso e io, eccitato come non mai, inizia a leccarle la passare.
Anche in questo caso l’emozione era alle stesse: sentirla godere e avere le sue mani dietro ma mia testa che la spingevano verso il suo rovente sesso mi faceva impazzire dal godimento.
Aggiungiamo anche che piegava ripetutamente i piedi, segno che stava realmente godendo: io ero in estasi e per poco il mio uccello non spruzzava.

Poco dopo averle leccato il sesso la bella Gabriella mi disse che voleva essere sculacciata e presa da dietro, ma prima decise di farmi sentire la sua vogliosa bocca sul mio uccello.
A quel punto ero veramente in uno stato di estasi totale.
La sua lingua calda continuava a sfiorare la mia asta mentre le labbra carnose quasi facevano un massaggio alle mie noci.
Una donna così passionale e calda difficilmente è possibile trovarla.

Una casalinga bollente e tanti incontri

Poco dopo io ero in piedi di fronte al letto, completamente nudo, e Gabriella a pecora pronta a farsi penetrare da dietro.
La donna, quando abbiamo iniziato il rapporto, gemeva di piacere e si toccava ripetutamente il sesso, godendo come una vera porcella.
Devo dire la verità: sono durato poco visto che l’ho praticamente bagnata tutta con il mio getto e per non lasciarla insoddisfatta ho ripreso a leccarla fino a farla bagnare.
Lei, stanca ma eccitata, mi aveva detto che non aveva mai goduto così tanto e che il mercoledì sera suo marito partiva per lavoro per tornare il venerdì mattina.
Questo voleva dire che una volta alla settimana io e Gabriella, per diversi mesi, ci siamo incontrati presso il suo appartamento e a volte veniva a stare anche nella mia piccola stanza e ogni volta gli orgasmi non venivano mai a mancare.

La mia storia con Gabriella prosegue ancora oggi, seppur con meno frequenza visto che il marito viaggia meno ma ogni volta che possiamo ci divertiamo come due ragazzi durante il loro primo rapporto, con una goduria che supera sempre il livello di quella precedente.