La prima volta con un Toy Boy (una notte di sesso raccontata da una Milf)

Una mattina come tante, mi sono guardata allo specchio dopo la solita doccia. Solitamente è un’abitudine ma quel giorno, chissà perché, ho osservato il mio corpo con più attenzione.

Quarantasei anni e non sentirli, ripetevo mentalmente come fosse un mantra scacciapensieri ma, vedendo un fisico che mostrava il passare del tempo, mi sentii avvolta da un alone di malinconia.

Differentemente dal solito, non corsi a vestirmi ma rientrai a letto avviluppandosi nel lenzuolo che ancora sapeva di bucato. Dall’altra parte il segno del corpo di mio marito, un uomo che aveva appena festeggiato i sessant’anni e che nulla ricordava il bell’uomo che avevo sposato.

Tratteggiai sulla vita spesa per tanti anni in comune. Passione, complicità, abitudine, noia fino a giungere ad un cupo senso di vuoto. Raramente facevamo l’amore e questo mi lasciava intuire chiaramente che l’alchimia ci aveva definitivamente abbandonato. Eravamo una coppia come tante, genitori di un figlio ormai adulto che da un po’ aveva imboccato il suo percorso di vita andando a lavorare a Londra sperando di realizzarsi.

Certo che potevo definirmi comunque fortunata, con una bella casa, nulle preoccupazioni economiche, buona salute e un corpo che ancora risultava attraente almeno alla mia vista.

Ma facendo un rapido calcolo non potevo che constatare la mia insoddisfazione in quanto ero consapevole che avevo iniziato ad imboccare la strada dell’autunno e che non restava ancora molto tempo per togliermi soddisfazioni connesse con la fisiologica esigenza di sentire il mio corpo godere attraverso del buon sesso.

Era malinconico quanto stavo vivendo in quel momento ben sapendo di non poter far conto su mio marito ormai distratto da interessi e, probabilmente, da qualche avventura vissuta con qualche ragazza che lo faceva sentire più giovane di quanto non fosse realmente.

Aprendo il cassetto del mio comodino, vidi i sexy toy con i quali spesso cercavo di saziare la mia fame di sesso ma che apparivano in quel momento come tristi e inutili.

Decisi che avrei dovuto azzardare qualcosa mai provato prima di allora, come farmi scopare da un giovane maschio al quale avrei concesso tutto quello che mi sentivo di offrire. Me stessa.

Alla ricerca di un ragazzo giovane da scopare

Razionalizzai il mio progetto puntando sul fatto che mio marito, molto spesso e per ragioni di lavoro, si assentava per giorni per recarsi all’estero. Quello era un fattore che all’inizio del nostro rapporto, originò numerose discussioni ma poi, come per tutte le cose, ci si abitua e si sorvola per il quieto vivere.

Anche quel mese era in preventivo un suo viaggio nel Sud-Est Asiatico che sarebbe durato una decina di giorni. Riflettendo, pensai che quella era la mia finestra temporale dove vivere quell’insolita follia. Nel villino appartato dove vivevo, non ci sarebbero stati problemi di privacy e avrei potuto sfruttarlo pienamente senza alcun problema.

Era necessario trovare uno stallone che fosse mio complice.

Non potevo certamente andare in giro per locali a rimorchiare maschi arrapati per tutta una somma di ragioni che risultavano logiche e per trovare un ragazzo giovane in cerca di milf occasionale, decisi che internet sarebbe stato il mio salvagente.

Nelle lunghe ore nelle quali ero libera, iniziai a cercare tra i vari siti di incontri per scoprire una realtà che non avevo mai conosciuto e fu così che decisi di pubblicare un mio annuncio.

Mi iscrissi come utente in un portale indirizzato alle Milf, presentandosi brevemente e pubblicando delle foto alle quali, per prudenza, avevo offuscato il volto per non essere riconosciuta. D’altronde, quello che era interessante era ben visibile, ossia un corpo tutt’altro che anonimo dove un bel seno eretto, un culetto ben disegnato e un fisico ancora in linea, era ciò che doveva interessare a chi avrebbe letto la mia inserzione.

Per l’occasione mi ero dotata di una nuova casella di posta elettronica e di una nuova SIM, ossia gli strumenti che avrei utilizzato per la circostanza, tenendo ovviamente privati quelli che solitamente utilizzavo.

Fui letteralmente subissata di proposte di uomini di ogni tipo, età e condizione, che si proponevano come occasionali partner per fare sesso.

Fui risoluta a scartare quasi la maggioranza delle proposte, lasciando quelle più intriganti a disposizione e contattando il primo profilo della mia lista.

Diceva di chiamarsi Daniele e aveva allegato delle foto alquanto esplicative che mostravano, oltre al fatto di essere un bel ragazzo palestrato, di avere un uccello affatto male.

Guardavo proprio questa foto dove il suo membro dritto pareva sfuggirgli dalla mano che lo stava tenendo per arrivare fino a me. Fui colta da un’irrefrenabile desiderio tanto da prendere il dildo più grande che avevo, iniziando a sbattermelo con violenza proprio dentro la mia fica che si bagnò immediatamente.

Dopo essere stata colta da una serie di orgasmi, decisi che Daniele sarebbe stato il mio Toy Boy con il quale avrei consumato il primo tradimento.

Ecco il mio Toy Boy

I contatti furono veloci e senza molti preamboli. Non cercavamo storie sentimentali e neppure relazioni durature ma solamente un partner con il quale fare del buon sesso, possibilmente per tante ore.

Fu così che fissammo un incontro in un locale del centro dove ci incontrammo. Per l’occasione avevo indossato delle autoreggenti nere che emergevano da scarpe dello stesso colore con i tacchi a spillo. Un elegante completo composto da una camicia di seta bianca, una giacca e una gonna di color fucsia, nascondevano un abbigliamento intimo che avevo scelto con cura, pregustando quanto sarebbe stato gradito dal mio partner di quella sera.

Daniele era ancor più bello di quanto appariva in foto e un groppo in gola mi fece apparire come una ingenua ragazza alle prime armi.

Raccontò di sé, dicendomi di avere 21 anni e di essere un istruttore di fitness e di non avere altri interessi se non quello di fare sesso ogni volta che gli fosse stato possibile.

Notai con piacere che seguiva con attenzione il mio accavallamento di gambe tanto che ad un certo punto, presa da una folle eccitazione, gli chiesi se mi avesse seguito alla toilette per aiutarmi a fare una cosa.

Lo sguardo sornione e un accenno di sorriso mi fece capire che quella coppia formata da un Toy Boy e da una bella Milf, presto avrebbero avuto da fare.

Neppure entrata nel bagno, Daniele con fare sicuro, mise la sicura alla porta e mi avvolse con le sue braccia girandomi di spalle. Non riuscivo neppure ad ansimare, presa com’ero dall’eccitazione che si elevò all’ennesima potenza quando lui si sbottonò la patta facendo uscire un cazzo già duro che, scostando delicatamente le mie mutandine dopo aver sollevato la gonna, mi infilò dentro. Una vampata di fuoco mi avvolse partendo dall’inguine e arrivando alla testa dove sentivo pulsare le tempie allo stesso modo nel quale Daniele stava scopandomi. Non ebbi tempo di pensare ad altro che subito raggiunsi l’orgasmo mentre il mio Toy Boy continuava a stantuffarmi per benino.

Tolse l’uccello dalla mia fica ormai affogata in un piacere che aveva già tracimato, invitandomi a prenderlo in bocca. Succhiai avidamente quel duro lungo e largo bastone che sapeva di piacere fino a farlo sgorgare un indicibile quantità di sperma dentro di me, facendomi quasi soffocare. Fu istintivo inghiottire tutto il suo succo e leccare cappella e cazzo in modo maniacale anche perché, nel mentre, mi stavo facendo un ditalino che provocò un altro sussulto di piacere.

In casa con il Toy Boy

Raggiungere la mia casa fu l’atto successivo. Daniele si sdraiò sul letto mentre mi facevo scivolare addosso la gonna e dopo aver tolto la camicetta. Rimasi con le autoreggenti e un body bianco di pizzo che lasciava trasparire le mie nere areole e capezzoli pronti ad esplodere dalla gioia di sentirsi accarezzati.

Distesa sul letto, fu Daniele ad occuparsi di me, leccando e succhiandomi tutta, infilando la sua impertinente lingua dentro la vagina alla ricerca del mio punto G.

Non ebbe alcuna titubanza quando esplose il mio piacere proprio mentre era intento a farmi godere e, subito dopo, avvicinò la sua bocca alla mia invitandomi a succhiare il frutto del mio piacere.

Poi si distese invitandomi a cavalcarlo come se non ci fosse un domani e provocando la mia prima squirtata che fu una sorprendente scoperta. Per nulla affaticata, fui io a mettermi a pecorina invitandolo a sfondarmi il culo e gemendo per il piacere per ogni centimetro del suo cazzo penetrato nello sfintere. Un altro fiotto di caldo sperma riempì il mio culo facendomi godere ancora una volta.

Stavo godendo come una vera troia ma anche grazie ad uno stallone che aveva l’età di mio figlio e che pareva essere indistruttibile e instancabile tanto che, volle che continuassi a prenderlo in bocca ma questa volta, la usò come se fosse una vagina, scopando selvaggiamente fino a venire un’altra volta.

Poi, fu solo la notte.