Sesso con cane, amore perverso della mia vicina

Non avrei mai creduto potessero esistere simili perversioni femminili eppure ciò che i miei occhi hanno visto è pura e semplice verità, fare sesso con cane non è solo una fantasia.

Un incredibile esperienza quella di sesso con il cane

La mia vicina di casa si chiama Elena ed è una ragazza alta, longilinea, molto bella seppur grande di età.

O almeno, ero io a vederla matura, nei suoi 32 anni, perché io ne avevo solamente 19.

Non l’avevo quasi mai vista con altri ragazzi, anche se usciva spesso il sabato sera e mi ritrovavo a fare pensieri molesti sul suo abbigliamento corto e sulle sue gambe così muscolose.

Pensavo fosse una sorta di spirito libero e con poco tempo personale.

Un’amazzone che non si piegava a nessun uomo, e proprio per questo era così affascinante.

L’unico suo amore era Argo, il suo cane pastore tedesco.

Nonostante la differenza d’età, eravamo molto intimi, nel senso che passavamo del tempo insieme anche solo per un caffè.

Mi chiedeva dei miei esami universitari, parlavamo di libri e film al cinema.

Nessun accenno alle nostre vite sentimentali.

A volte capitava, quando dimenticavo le chiavi di casa, di bussare alla porta di Elena per entrare a casa mia passando direttamente per il suo balcone, in quanto sono praticamente attaccati.

Un giorno avevo nuovamente dimenticato le chiavi di casa e quindi ho bussato alla sua porta, ma nessuno rispose.

Avevo fretta di ritornare a casa perché avevo lasciato un libro universitario che mi serviva per un esame e, sapendo che lasciava una copia delle chiavi dietro un vaso di ceramica, decisi di prenderle senza pensarci due volte.

Per salire sul balcone dovevo salire le scale e passare davanti alla sua camera da letto.

Ribadisco che pensavo non ci fosse nessuno in casa quando all’improvviso sentii dei gemiti provenire dalla sua camera. E mi fermai.

Terribilmente eccitante

I gemiti erano quelli di Elena, la mia vicina di casa.

Mi sono avvicinato alla porta perché era troppo intrigante sentire quella voce che tante volte avevo ascoltato in maniera dolce e posata.

Mai mi ero immaginato potesse essere così porca e volgare.

La porta era socchiusa quindi ho spinto leggermente per poter sbirciare all’interno.

Sono sempre stato aperto in merito alle perversioni femminili ma non avrei mai potuto credere che la mia vicina, tanto bella e simpatica, potesse fare del sesso con cane.

Era sdraiata sul suo letto con in mano una vaschetta di gelato e le gambe aperte, la sua vagina era completamente depilata e mi ero sorpreso a guardare quanto fosse bagnata.

Aguzzando lo sguardo mi sono reso conto però che il bianco che vedevo altro non era che il gelato! Se lo era spalmato per incuriosire Argo e indurlo a leccarla.

Stava quindi godendo come una matta quando all’improvviso la vedi mettersi a quattro zampe, la sua eccitazione era palese e le cosce erano completamente bagnate, il cane aveva fiutato il suo essere in calore quindi era pronto anche lui.

In pochi attimi Argo montò sul letto e si muoveva come un pazzo sopra Elena.

Ovviamente l’anatomia maschile del cane non è come quella di un uomo e, di conseguenza, Elena si sporse per prendere il pene per infilarlo nella vagina.

Ci vollero diversi tentativi prima di arrivare a quello definitivo.

Il cane si muoveva con movimenti secchi, forti, fermi. Elena dal canto suo si attaccava alle lenzuola del letto e gridava a più non posso.

Mi riscoprì ad essere eccitato da quella visione e avevo il pene durissimo, avrei voluto entrare e metterglielo in bocca mentre veniva scopata dal cane.

Cominciai a toccarmi e venni sull’uscio della sua porta mentre lei provava un intenso orgasmo.

Scappi subito sul balcone cercando di fare meno rumore possibile e tornai a casa a prendere il libro.

Rimasi molto scosso dall’accaduto e cominciai a pensarci ogni giorno.

Circa una settimana dopo, Elena mi invitò a prendere un caffè, ci andai con riluttanza perché mi sentivo in imbarazzo.

Parlando del più e del meno non potevo fare a meno di guardare Argo e di pensare quanto fosse fortunato e qualcosa mi diceva che forse Elena aveva sospettato qualcosa, perché la vidi più interessata del solito quando all’improvviso mi fece una domanda:

la volta scorsa sei venuto a casa? Perché le chiavi erano in un posto diverso dal solito…

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Autore: Anvivtu

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