Storie di suocere ninfomani

Quella che segue è una delle tante storie di donne mature, una di quelle storie di suocere.

 

Un’insaziabile maialina

Carla aveva qualcosa di perverso nei suoi occhi, l’ho avvertito fin dal primo momento che Laura, la mia fidanzata, me l’ha presentata.

Mi guardava in modo diverso dalle precedenti suocere, come se volesse mettersi in competizione con la figlia, ma quel giorno feci finta di niente e andai via da casa sua quanto prima per sfuggire a quella situazione alquanto imbarazzante.

 

Carla: un’affascinante donna matura vogliosa

Carla non è la classica suocera grassoccia che indossa sempre camicioni e ciabatte, anzi ama portare abiti attillati e tacchi altissimi.

Piuttosto che trascorrere ore e ore in cucina si reca in palestra o a ballare latino americano per farsi ammirare.

Con tutti gli uomini (anche molto benestanti) che le girano intorno, mai avrei pensato che fosse interessata ad un umile operaio come me, ma mi sbagliavo di grosso, eccome se mi sbagliavo.

 

I segreti di una suocera ninfomane

Scoprii il lato insaziabile di mia suocera durante un matrimonio celebrato in una meravigliosa tenuta con giardino fuori città, quando durante la grande abbuffata non si riusciva più a trovare; pareva si fosse volatizzata.

Preoccupato dalla sua prolungata assenza andai a cercarla e dopo qualche minuto la scoprii all’interno di una serra alle prese con il sesso orale nei confronti di un altro invitato.

Rimanemmo tutti e tre impietriti: io per lo shock, loro due per essere stati scoperti.
Lui si vestì con una velocità supersonica, lei rimase nuda al centro della serra con aria tutt’altro che pentita, ma come se stesse aspettando il momento giusto per rimanere sola con me.

<Confessa che ne vuoi uno anche tu!> Esclamò lei con aria di sfida.
<Veramente io…non saprei…è tutto così strano…> Risposi io stupido dalla sua enorme sfacciataggine.

<Lo sai eccome, vorresti fare sesso con me da tempo, ricordo la prima volta che mia figlia ti ha portato a casa mia, sei scappato perché eri imbarazzato dal mio sguardo> Controbatté avvicinandosi alla cerniera dei miei pantaloni per abbassarla.

Non feci nemmeno in tempo a dire la mia che aveva già infilato la mano dentro le mie mutande facendo lievitare i miei gioielli di famiglia.

<Così ti voglio, giovane porcellino del mio cuore…Ora spogliati e pecchiamo fino in fondo…Sarà il nostro piccolo segreto>.

Una volta nudo la presi in braccio, la feci sedere su un tavolo appoggiato al muro e cominciai a leccare la sua passerina depilata e bagnatissima, lei allargò le gambe e mi trattenne la testa per non farmi smettere.
<Bravo, fammi vedere quel che sai fare>. Urlò compiaciuta dalla mia iniziativa.

Lasciai la sua calda vagina per infilarle un dito nell’ano; confesso che avrei sempre voluto aprire quel sederino sodo, forgiato da anni di danza e palestra.

Il suo buco era decisamente largo: chissà quanti falli sono entrati lì dentro e io non volevo certamente mancare all’appello, così la feci mettere a pecora e la sfondai.

Fu una penetrazione breve ma molto, molto intensa, visto che, preso dall’eccitazione, eiaculai quasi subito.

Dopo questo intrigante menage ci rivestimmo e tornammo nella sala degli invitati, ci inventammo un malore e tutto proseguì liscio.

 

Suocera amica, gioia infinita

Con Laura è finita qualche mese dopo, ma fortunatamente c’è la ex suocera a consolarmi; ovviamente ci incontriamo in luoghi discreti per non far scoprire le nostre tresche.

Lei sa sempre come rendermi felice, perché ogni tanto porta anche qualche amica altrettanto sexy come lei e ci divertiamo tutti insieme.

 

 


Autore: Anvivtu

 

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