Storie porno al mare

Storie porno al mare.

La straniera della spiaggia solitaria

Il paesino dove sono nato e da quasi 17 anni vivo è sempre stato un piccolo centro di pescatori destinati ad una vita dura senza distrazioni.

Qui, il turismo non è mai arrivato perché l’unico affittacamere che c’è, è per i pescatori che vengono a lavorare durante la stagione e non per chi cerca il comfort di alberghi e strutture dedicate ad ospitare turisti.

Un giorno arrivò una straniera. Poteva avere sui 40anni ma il suo corpo era così attraente da far girare la testa a tutti gli uomini del paesino, non certo abituati alla presenza di una bella donna dai tratti esotici.

Come avviene in tutti i piccoli centri, in pochi giorni si venne a sapere che la straniera veniva dalla Colombia ed era una studiosa che stava effettuando un giro in Italia per motivi di lavoro.

Aveva preso posto nell’unica camera libera dell’affittacamere al centro del paese ma raramente la si vedeva in giro.

L’avevo incontrata un paio di volte e di lei mi aveva colpito la carnagione dorata e un fisico perfetto che avevo memorizzato e che mi tornava alla mente la notte quando, solo nel mio lettino, sentivo il mio uccello crescere reclamando il suo piacere.

Accadde un giorno, quando scesi sulla piccola baia quasi per caso.

La straniera era distesa sulla spiaggia sopra un telo di color bianco dove, quel corpo dorato, emergeva prepotente.

Sembrava addormentata con dei libri aperti al suo fianco, gli occhiali scuri per ripararsi dai raggi del sole, il costume che dipingeva un seno perfetto che non poteva non essere ammirato.

Sentivo l’uccello drizzarsi dentro ai jeans e automaticamente la mia mano slacciò la patta dei pantaloni per lasciarlo uscire libero e pronto per godere.

Come un forsennato cominciai a masturbarmi sognando quella donna in mille modi diversi e socchiudendo gli occhi per il sole che, alto nel cielo, mi stava infastidendo.

Mi resi conto che l’oggetto del desiderio mi aveva raggiunto solamente quando sentii labbra morbide darmi baci sulla verga prima di vederla scomparire dentro la sua calda bocca.

Non avevo mai avuto esperienze di quel tipo e con qualche ragazza con la quale mi ero trovato, non ero andato più in là di una pomiciata.

Ora, un sogno si stava avverando e stavo gustando il momento pronto a godere con la bella straniera quando di colpo si fermò.

Si sdraiò sulla spiaggia sfilandosi lo slip e tirandomi giù con se.

Impacciato, ho iniziato a fare l’amore con una signora che mi stava regalando il momento più bello della mia vita.

La straniera scostò il suo reggiseno lasciando uscire due tette caratterizzate da grandi aureole scure al cui centro campeggiavano capezzoli lunghi e duri che cominciai a succhiare e mordicchiare passando dall’uno all’altro mentre sentivo il suo bacino muoversi suadentemente, seguendo il ritmo con il quale la stavo scopando.

 

Scoparla ancora

Avevo sentito parlare di storie porno al mare ma avevo sempre pensato che fossero più racconti inventati che non veri episodi accaduti come stavo vivendolo in quel momento. Scoparla ancora era il mio pensiero fisso mentre esplodevo una seconda volta dentro di lei, per niente stanco del suo corpo.

Fino ad allora non aveva ancora parlato e non conoscevo neppure il suo nome ma non importava granché.

Il suo corpo mi aveva già detto tutto di lei e dei piaceri del sesso.

Il giorno dopo lasciò il paesino e non la vidi più ma il suo ricordo c’è ancora e per sempre, come il suo insegnamento.

 


Autore: Ntiitet42